Il sorriso accogliente e colorato di Maracuja ha un nome e un volto: quello di Douglas, il nostro responsabile di sala. Con lui il brazilian sushi è più di un piatto, è pura “alegria”.
Sono tanti gli ingredienti che rendono unica l’esperienza del brazilian sushi da Maracuja. Sicuramente la qualità certificata degli ingredienti, le maestria della nostra executive chef Elisa, una location accogliente e curata, i cocktail del nostro bar manager Alessio. Eppure l’ingrediente che rende tutto più speciale è senza dubbio il sorriso.
Ma non si tratta di un semplice sorriso, bensì di un sorriso che ha una storia precisa, una storia fatta di colori, “alegria“, ricordi e nuove avventure.
Stiamo parlando del sorriso di Douglas, tra i fondatori di Maracuja e responsabile di sala.

Il bambino che viene da San Paolo
Non poteva che cominciare dal Brasile la nostra storia e per la precisione da San Paolo. È qui che Douglas nasce e trascorre la sua infanzia, in quella che possiamo definire la culla del brazilian sushi.
Nelle favelas paulistas, dove le difficoltà della vita sono amplificate e all’ordine del giorno, Douglas forgia il suo animo tutto brasiliano fatto di sorrisi, colori e soprattutto speranze.
Gli stessi sorrisi e colori che ritrova nei pasti della sua infanzia, tutti a base di brazilian sushi.
Come lui stesso afferma:
“sono stato svezzato a temaki e sorrisi”
Douglas
Ed è proprio quando Douglas è ancora un bambino che succede qualcosa destinata a costruire il suo destino. All’età di 11 anni, infatti, quel bambino dal grande sorriso lascia la sua terra per giungere in Italia. Si trasferisce prima a Milano e poi a Roma.
Amici e Maracuja
Grazie alla sua gioia di vivere e la sua positività, Douglas è una vera e propria calamita per le persone che lo incontrano. Questo ragazzone, che ormai è in Italia da qualche anno, attira verso di sé tante persone.
Tra queste, c’è anche Elisa e il futuro Ceo di Maracuja. Il trio di amici condividono fin da subito un’amicizia speciale che ha alla base la più forte delle relazioni: un vero e proprio scambio culturale.
Ed è proprio su questo scambio culturale che vengono gettate le basi per il progetto Maracuja.
Maracuja, infatti, nasce una sera a cena, quasi per scherzo. Douglas – forse con quel pizzico di eterna nostalgia propria della sua gente – racconta ai suoi amici i colori ed i sapori del brazilian sushi che tanto aveva gustato da bambino. La curiosità di chi lo ascolta è alle stelle, oltre a una grande voglia di assaporare sapori nuovi.
Insieme, quindi, iniziano ad accarezzare l’idea di portare il brazilian sushi in giro per l’Italia.
Così da una battuta spensierata detta a cena con gli amici, prende vita il progetto Maracuja. Un’avventura meravigliosa sta per cominciare.
Brazilian sushi è…alegria!
In Maracuja c’è molto di Douglas. I colori, l’allegria, il sorriso e le speranze della sua infanzia trascorsa nelle favelas: Douglas trasferisce tutto questo direttamente nel dna di Maracuja.
È lui che si occupa del servizio in sala, accogliendo i clienti e coordinando il personale di sala. Ed è incredibile come riesca a trasmettere tutta questa alegria tipicamente brasiliana a tutti, staff e clienti.
L’animo di Douglas, la sua energia e la sua grande professionalità diventano l’anima stessa di Maracuja. Un modo di comunicare e di vivere dettato innanzitutto da una grande passione. Tutto il resto è costante aggiornamento e formazione, ricerca e complicità con tutta la squadra di Maracuja. Compagni di strada e colleghi il cui obiettivo è regalare un’asperienza sensoriale unica con la genuinità e la freschezza del brazilian sushi.
C’è un nome per descrivere tutto questo. Noi la chiamiamo Maracuja Experience: gusti e sapori del brazilian sushi da assaporare in totale spensieratezza ed allegria, in compagnia o da soli. Perché quando le tradizioni di due Paesi si fondono si compie un viaggio al centro della bellezza del mondo. E si riemerge sazi di magia!
E Douglas? In questa festa – che è il suo lavoro di tutti i giorni – Douglas mette anima e cuore. Attinge continuamente alla sua esperienza, alle sue competenze a ai suoi ricordi d’infanzia, dalla sala alla cucina e ritorno.
Il ragazzo brasiliano, infatti, lascia che la tradizione della sua terra si trasformi in patti deliziosi.
Come? Douglas racconta ad Elisa i piatti che la sua mamma gli preparava da bambino, ne descrive sapori e profumi, colori e atmosfere. E nei racconti di Douglas, Elisa trae l’ispirazione per creare.
Sono nate così 2 ricette fenomenali, che oggi tutti possiamo gustare da Maracuja:
- Il Camaro Mangoso che nasce dal ricordo dei sapori esotici e avvolgenti nippobrasilicani;
- L’Alegria, con il caviale di pesce volante con coloured topping, che nasce dal ricordo legato ai colori.
La genuinità e la freschezza. I ricordi e l’amicizia. L’avventura di un bambino di San Paolo cresciuto a temaki e sorrisi continua…